Chiese


LE CHIESE DI CANTALICE

L’intero territorio è coperto di chiese, alcune celate negli angoli impensabili del centro storico, altre sono ai piedi del paese o arroccate in vecchi agglomerati urbani…

  • CHIESA DI S. FELICE
  • CHIESA DELLA MADONNA DELLA PACE
  • CHIESA DELLA MISERICORDIA
  • CHIESA DI S. MARIA DEL POPOLO
  • SAN LIBERATO
  • SANTUARIO DI S. FELICE ALL’ACQUA

CHIESA DI S. FELICE

Il più bel tempio che possiamo vantare è dedicato al concittadino S. Felice”. Così Andrea Fulio Bragoni (p.63) ricorda il santuario dedicato all’umile cappuccino, caro alla devozione popolare.

La chiesa, situata in una delle migliori e più elevate posizioni del paese, è sorta sull’area in cui si trovava la casa del santo; non si conosce l’epoca precisa in cui iniziò la costruzione, che risale probabilmente alla metà del XVII secolo.

La pianta della chiesa è a croce latina, di impianto barocco; di notevole interesse all’interno sono la cupola, sulla quale sono rappresentati alcuni dei miracoli attribuiti al santo; la pala dell’altare maggiore – raffigurante S. Felice con la Vergine Maria e Gesù Bambino- e l’organo settecentesco. Vi è anche la statua di S.Felice, vestito con l’abito proprio dei Cappuccini, che viene portata in processione dai confratelli della confraternita, il giorno della festa del santo (18 maggio).

Torre del Cassero:

La piazza antistante la chiesa di S. Felice, dalla quale si può ammirare il suggestivo panorama offerto dalla pianura dell’agro reatino e dai laghi, è dominata dalla Torre detta del Cassero (XI sec.) che fa parte dei resti di un antico castello medievale. Appena sotto si trovano i resti della chiesa di S. Andrea, la più antica del paese, di cui si conserva ancora la cella campanaria e parte dell’abside, con affreschi appena visibili.

Dalla stessa piazza parte via Giovan Battista Valentini che congiunge la parte superiore del paese a quella inferiore. Percorrendo la scalinata si possono ammirare alcuni degli edifici più antichi……….

MADONNA DELLA MISERICORDIA

Situata tra quella del Popolo e di S.Felice è la piccola chiesa della Misericordia, forse contemporanea, od almeno non molto posteriore al paese. L’emblema di morte esistente nel soffitto di essa rammenta lo scopo della confraternita qui esistente sotto lo stesso nome(Bragoni, p.63).

La chiesa è infatti sede della confraternita della Madonna della Misericordia, originariamente denominata “Compagnia della Buona Morte”. Al suo interno si conserva la statua della Madonna che vi è venerata, raffigurata anche in uno stupendo affresco dell’altare.


S. MARIA DEL POPOLO

Nel cuore del paese si trova la chiesa che “per indicarne l’origine fu dedicata a S. Maria del Popolo”; si legge infatti in Bragoni (p.60) che la chiesa fu costruita per sancire l’unione delle antiche rocche che costituirono il Castello di Cantalice.

La facciata è abbellita da un maestoso portale su cui corre un’iscrizione latina recante la dedica a Maria; al suo interno si ammirano i monumenti funebri dei due più illustri concittadini: Giovan Battista Valentini – detto il “Cantalicio”- e S. Felice Porri, patrono del paese.

L’altare maggiore è decorato da una pregevole tela del XVII sec. rappresentante “L’ultima cena”; al centro del soffitto, lo stemma del comune in basso rilievo ricorda ancora la fondazione di questa chiesa.

Accanto alla chiesa sorse il convento degli Eremitani di S. Agostino che vi compivano i divini uffici e vi celebravano le messe.

MADONNA DELLE GRAZIE

Antica chiesa parrocchiale, una delle più antiche del paese, sovrasta dall’alto di una rupe l’intero abitato. Conserva all’interno un’antica statua lignea della Madonna, portata in processione il giorno della sua festa, che sarebbe stata trovata da un pastore in una grotta. Dietro la sagrestia di tale chiesa sarebbe stato trovato l’elce nato su un sasso che avrebbe dato il nome al paese.

Accanto alla chiesa ha sede la confraternita che si occupa dell’organizzazione della festa in suo onore, celebrata la prima domenica dopo pasqua.

MADONNA DELLA PACE

Una chiesa monumentale del nostro paese è quella dedicata alla Madonna della Pace, edificata nel 1571, in ricordo dell’ultima pace tra Cantalice e Rieti.

La chiesa, recentemente restaurata, è interessante per il settecentesco soffitto a cassettoni e per gli affreschi, di particolare importanza un affresco raffigurante Cristo e Santa Giuliana e la tela settecentesca che rappresenta le “nozze mistiche” di S. Francesco.

In occasione del IV Centenario della morte di S. Felice da Cantalice (1989) nella piazzetta della chiesa, venne collocato un monumento in bronzo opera dello scultore Bernardino Morsani.

SAN LIBERATO

A circa 1 Km da Cantalice, sorge l’abitato di S. Liberato. Il nome gli deriva dal Santo Patrono, al quale è dedicata la chiesa parrocchiale, antico oratorio successivamente elevato a parrocchia.

Conserva all’interno numerosi e interessanti affreschi, di particolare pregio è quello di probabile scuola giottesca raffigurante la Madonna con il Bambino. Oltre all’organo a canne del 1600, restaurato nel 2005, la chiesa conserva l’urna contenente le reliquie del Santo martire Liberato.

Sulla campana maggiore è incisa un’epigrafe in latino con la dedica alla “Madonna della Grandine”, su di essa si legge anche il luogo e la data della fusione.

SAN FELICE ALL’ACQUA

Il santuario che conserva più vivo il ricordo del nostro più illustre concittadino è quello di S. Felice all’Acqua costruito nel luogo in cui S. Felice avrebbe fatto scaturire una sorgente d’acqua colpendo il terreno con un bastone, per dissetare i contadini che erano con lui.

All’inizio esisteva solo una nicchia con l’effige del frate cappuccino, solo successivamente fu costruita la chiesa attigua alla fonte miracolosa che è ogni anno meta di pellegrinaggi.

SAN GREGORIO

L’antico edificio, dedicato al Santo che fino a qualche anno fa era il patrono del paese, è stato ristrutturato nel 2015 e inaugurato il 20 Settembre 2015. S’innalza sul crinale dei colli di Civitella, a sinistra della strada che conduce a San felice all’Acqua e a Castelfranco.

Non si conosce l’epoca precisa della costruzione della chiesa, probabilmente contemporanea alla diffusione della regola benedettina nell’area ai piedi dei monti reatini. Nell’area in cui sorge la chiesa è stata in passato rinvenuta un’epigrafe romana di età arcaica (anno 581 di Roma), oggetto di studio dell’illustre archeologo Teodoro Momnsen. È ancora in loco l’antica campana di bronzo.

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